Leucos
– lèucos[λευκóς]>bianco –
“bianco, chiaro, lucente come autentica espressione di modernità, rappresentano il desiderio di interpretare il mondo, il coraggio di indicare nuove strade, l’ambizione di vestire gli spazi della vita quotidiana”
le nostre radici:
una luminosa miscela di design e artigianalità
1962. Nasce l’Azienda Leucos vicino a Venezia, dove l’artigianato è da sempre arte. Materiale d’elezione: il vetro, sintesi perfetta della tradizione locale. Ma il pensiero è da subito globale: il design supera i confini e i designer riconoscono in Leucos un laboratorio di innovazione. Lo spirito aziendale si chiama ricerca, sperimentazione, interpretazione ed evolve costantemente. Design, materiali, tecniche, tecnologie gestite da un capitale umano straordinario costruiscono ben presto il carattere vincente di Leucos
1962
Architettura e Arte vetraria s’incontrano
LEUCOS è un punto di riferimento nel settore dell’illuminazione decorativa in vetro grazie alla sua capacità di esplorare differenti possibilità produttive e creative contemporanee. Architetti e designers, provenienti da diverse aree culturali, hanno trovato e trovano tuttora in LEUCOS un’azienda di eccellenza in grado di coniugare la sapiente lavorazione artigianale del vetro con i processi industriali e le più affidabili tecnologie.
SIETE MAI ENTRATI IN UN’ANTICA VETRERIA DI MURANO?
Capire un pezzo Leucos significa capire innanzitutto un’isola – Murano – che ogni mattina sembra risbucare dalla nebbia del mare fresca e antica nel contempo. Significa – percorrendone le calli a ritmo ponderato dei gondolieri – entrare in una deliziosa stampa dove tutto si è fermato come su un palcoscenico Goldoniano e dove il muso di un gatto che si affaccia su una porta diventa perfezione del particolare di un’incisione. Qui tra queste calli più sobrie eppure forse più spontanee di quelle Veneziane, ogni notte si cuociono negli antichi forni gli impasti per il giorno dopo. Sono impasti particolari di formule tramandate nei secoli. Rituali di accorgimenti che a tanta distanza di generazioni sono diventate abitudini. Al mattino vi attingeranno i “garzoni”. Vi attingerà il Maestro. Il tubo vi si immerge rapido riportandone la goccia incandescente. Di mano in mano, ora soffiata, trattata, allargata, giocata, ristretta, tagliata, corretta fino a richiedere funambolismi da giocoliere la goccia prende forma: si ingrandisce, diventa opera d’arte. Il miracolo della leggenda Muranese si ripete perfezionato e intatto a distanza di secoli.